In Italia, tutte le strade sono ormai presidiate da autovelox e altri sistemi di rilevamento della velocità. Spesso, però, l’automobilista non conosce nel dettaglio come funziona la tolleranza applicata a questi apparecchi e si sorprende quando riceve una multa, magari convinto di essere stato solo “un pochino oltre”. 
Capire i meccanismi e le regole definite dal Codice della Strada non è soltanto un esercizio di legalità, ma un modo concreto per proteggere punti patente e portafoglio.  
Tolleranza autovelox e multe: guida aggiornata al 2025
In Italia, tutte le strade sono ormai presidiate da autovelox e altri sistemi di rilevamento della velocità.

Tolleranza autovelox: cos’è e come si calcola
Il concetto di “tolleranza” è previsto dall’Articolo 142 del Codice della Strada e serve a compensare possibili errori di misurazione da parte dei dispositivi elettronici. 
La norma stabilisce che, fino alla velocità di 100 km/h, al valore rilevato dall’autovelox si debbano sottrarre 5 km/h. Oltre tale soglia, la riduzione è calcolata in percentuale, pari al 5% della velocità misurata. 
Immaginiamo un caso concreto: un conducente viaggia su una strada con limite di 90 km/h e il dispositivo registra 96 km/h. Applicando la regola, la velocità “ufficiale” diventa 91 km/h, superando quindi il limite e facendo scattare la sanzione.
La novità introdotta nel 2025: taratura annuale per autovelox
Dal 2025, la legge introduce un requisito aggiuntivo: ogni apparecchio deve essere sottoposto a taratura annuale, con certificati ufficiali conservati in formato digitale. È un passaggio importante per il cittadino, perché consente di verificare facilmente se il dispositivo era in regola al momento della rilevazione.
Sanzioni per eccesso di velocità: soglie e importi

Le sanzioni per eccesso di velocità in Italia variano in base a quanto il conducente supera il limite consentito. Di seguito le fasce aggiornate al 2025 secondo il nuovo Codice della Strada.
- Fino a 10 km/h oltre il limite: la violazione è considerata lieve, ma comporta comunque una sanzione amministrativa compresa tra 42 e 173 euro, senza decurtazione di punti dalla patente.
- Da 10 a 40 km/h oltre il limite: la multa sale a una cifra compresa tra 173 e 694 euro, con decurtazione di 3 punti dalla patente. In questa fascia l’infrazione può influire anche sull’aumento del premio assicurativo.
- Da 40 a 60 km/h oltre il limite: la sanzione economica varia da 543 a 2.170 euro, con 6 punti tolti dalla patente e sospensione del documento di guida da 1 a 3 mesi.
- Oltre 60 km/h oltre il limite: si tratta della violazione più grave, con multe comprese tra 845 e 3.382 euro, 10 punti decurtati e sospensione della patente da 6 a 12 mesi; nei casi di recidiva può essere disposta la revoca della patente.
Regole più stringenti per ore notturne, neopatentati e trasporto di merci pericolose
Le regole diventano ancora più severe in determinate condizioni:
- durante le ore notturne (22:00 - 7:00), l’importo della multa viene aumentato di un terzo rispetto ai valori standard: ad esempio, una sanzione di 173 euro può arrivare a circa 230 euro se l’infrazione avviene di notte;
- per i neopatentati (patente conseguita da meno di tre anni), si applicano limiti di velocità ridotti e la decurtazione dei punti raddoppia in caso di violazione;
- per chi trasporta merci pericolose, le sanzioni economiche e i punti sottratti possono arrivare a raddoppiare, in ottica di tutela della sicurezza stradale.
Autovelox: validità e possibilità di contestare
Un rilevamento è valido solo se l’autovelox rispetta precise regole tecniche e legali. Deve anzitutto essere omologato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e avere una taratura certificata aggiornata. La presenza di segnaletica verticale, conforme e ben visibile, è quasi sempre obbligatoria, soprattutto per i dispositivi fissi. 
Se anche uno solo di questi requisiti manca, la multa può essere contestata. In passato, la Cassazione ha annullato verbali per tarature non effettuate o segnaletica assente, segnando precedenti importanti per i ricorsi futuri. 
Autovelox fissi o mobili: a cosa prestare attenzione
Gli autovelox fissi, installati in postazioni stabili, devono sempre essere segnalati con cartelli ben visibili e collocati a distanze regolamentate. Diverso il discorso per i dispositivi mobili, utilizzati dalle pattuglie: in alcune circostanze la legge consente di operare senza segnaletica preventiva, proprio per garantire un controllo più efficace e sorprendere i trasgressori.
Come presentare ricorso per una multa dell’autovelox
Contestare una multa è un diritto, ma va fatto seguendo precise tempistiche e procedure. Al cittadino sono offerte due strade: il ricorso al Prefetto, entro 60 giorni, che non comporta spese iniziali ma può raddoppiare l’importo se respinto, oppure il ricorso al Giudice di Pace, entro 30 giorni, più complesso ma dall’esito potenzialmente favorevole grazie ad una analisi più approfondita delle prove. 
In entrambi i casi, è fondamentale raccogliere tutta la documentazione possibile: dal certificato di omologazione e taratura dell’autovelox, fino alle foto della segnaletica presente o assente nel tratto in questione. 
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Domande frequenti su autovelox e multe (FAQs)
- Qual è la tolleranza applicata dagli autovelox secondo il Codice della Strada? 
 La tolleranza prevista dall’Articolo 142 del Codice della Strada è di 5 km/h per velocità fino a 100 km/h e del 5% oltre i 100 km/h. Questo margine viene sottratto alla velocità rilevata dall’autovelox per compensare eventuali errori di misurazione.
- Come posso sapere se un autovelox è omologato e tarato correttamente? 
 Puoi richiedere al comando di Polizia o all’ente che ha emesso la multa il certificato di omologazione e quello di taratura annuale. Se l’autovelox non è omologato o tarato nei tempi previsti, la sanzione può essere contestata.
- In quali casi è possibile contestare una multa da autovelox? 
 Una multa può essere contestata se mancano taratura o omologazione, se la segnaletica obbligatoria è assente o non conforme, se il verbale presenta errori, o se l’apparecchio non è posizionato secondo le regole di legge.
- Quali sono le differenze tra autovelox fissi e mobili? 
 Gli autovelox fissi sono installati stabilmente e segnalati con cartelli visibili; quelli mobili sono utilizzati da pattuglie e, in alcune circostanze previste dalla legge, possono essere collocati senza preavviso.
- Quali limiti di velocità si applicano ai neopatentati? 
 Per chi ha la patente da meno di tre anni, i limiti sono più bassi: 50 km/h in città, 90 km/h fuori dai centri abitati e 100 km/h in autostrada. Le decurtazioni di punti per le infrazioni vengono raddoppiate.
- Cosa succede se vengo multato per eccesso di velocità di notte? 
 Le sanzioni applicate tra le 22:00 e le 7:00 possono essere aumentate di un terzo rispetto all’importo base. La regola vale sia per autovelox fissi che mobili.
- Quanto tempo ho per fare ricorso contro una multa da autovelox? 
 Puoi fare ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica della multa, oppure al Giudice di Pace entro 30 giorni. Ogni procedura ha costi e rischi diversi: è importante valutare la propria situazione e le prove a disposizione.
- Dopo quanto tempo arriva una multa dell’autovelox? 
 La multa da autovelox deve essere notificata entro 90 giorni dall’infrazione, come previsto dal Codice della Strada. In genere arriva entro 30–60 giorni, ma se la notifica supera i 90 giorni (salvo casi particolari come veicoli a noleggio o immatricolati all’estero), la sanzione può essere annullata per decadenza dei termini.