Torna agli articoli 5 agosto 2025
Sicurezza Stradale

RC Auto 2024: meno sinistri, premi più alti

Nel 2024 l’RC Auto italiana ha mostrato un’anomalia che ormai non sorprende più: calano gli incidenti, aumentano i costi. Come dire: "Guido meglio, ma pago di più". E chi guida poco?

Auto sportiva viola su una strada deserta, con una scia di monete d’oro sparse sull’asfalto dietro di essa.
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Nel 2024 l’RC Auto italiana ha mostrato un’anomalia che ormai non sorprende più: calano gli incidenti, aumentano i costi. Come dire: "Guido meglio, ma pago di più". E chi guida poco? Finisce col sovvenzionare il sistema.  

Meno incidenti, ma più costosi 

Tabella dati sulla frequenza e sull’importo medio dei sinistri gestiti per diverse categorie di veicoli dal 2018 al 2024.
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La frequenza sinistri nel 2024 si è fermata al 4,46%: in parole semplici, meno di 5 auto su 100 hanno denunciato un sinistro. Un dato in leggera diminuzione rispetto al 2023 (4,48%) e in forte calo rispetto al 2019 (5,27%), prima della pandemia. Tuttavia, l'importo medio per sinistro è aumentato del +4,8%, attestandosi sui 2.207 euro. Questo aumento è dovuto all'inflazione e all'aumento dei costi di ricambi, manodopera, carrozzeria e perizie. 

Perché i premi crescono?

 

Nel 2024 il premio medio RC Auto è salito a 398 euro, con un incremento del +7,3% rispetto all’anno precedente. È la prima volta, dopo anni di calma piatta o riduzioni, che vediamo un rialzo così deciso. Le cause sono complesse, ma possiamo sintetizzarle così:

  • Inflazione generale e specifica del settore riparazioni;
  • Aumento dei risarcimenti medi;
  • Ritorno alla mobilità post-pandemica;
  • Tentativi delle compagnie tradizionali di ripristinare la redditività, spesso a discapito della trasparenza.

Eppure, a guardare i dati, l’aumento colpisce in modo trasversale. Anche chi fa pochi chilometri l’anno finisce per pagare di più, senza avere mai denunciato un sinistro. È qui che il modello “standard” mostra i suoi limiti. Modelli alternativi, come il pay-per-use di BeRebel, diventano non solo interessanti, ma necessari. 

Veicoli non assicurati in Italia: quasi 2,9 milioni

 

Un dato allarmante nel report è quello dei veicoli non assicurati: circa 2,9 milioni, pari al 6,1% del parco circolante. Il fenomeno è particolarmente grave al Sud (fino all’8,1%) ma presente anche altrove.

Perché tanta gente circola senza copertura? Per vari motivi, tra cui:

  • Costo percepito troppo alto per l’effettivo utilizzo;
  • Poca chiarezza nelle condizioni contrattuali;
  • Bassa percezione del rischio;
  • Inefficacia dei controlli. 

Le “Zone 30” funzionano: calano i sinistri e i feriti

Cartello stradale “Zone 30” posizionato al centro di un incrocio urbano trafficato, con auto, autobus e edifici sullo sfondo, in una città moderna.
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Un esempio virtuoso citato è quello di Bologna, che ha introdotto le “Zone 30” in gran parte della città. Risultato? Frequenza sinistri in calo del 5%, dimezzamento delle vittime e -10% di feriti.

Non è solo una questione di sicurezza. Meno incidenti significa meno costi sociali, meno pressioni sulle assicurazioni e – in teoria – premi più bassi. Ma come abbiamo visto, la teoria e la pratica spesso non coincidono. 

Perché il modello RC Auto tradizionale non funziona più?

 

Torniamo alla questione chiave: la RC Auto oggi è un prodotto pensato per un’Italia che non esiste più. Nel modello tradizionale:

  • Chi guida 2.000 km l’anno paga quasi quanto chi ne guida 20.000;
  • Chi non ha mai fatto un sinistro negli ultimi 10 anni può vedersi aumentare il premio;
  • Le tariffe non riflettono l’uso reale dell’auto, ma stime statistiche standardizzate.

Ma oggi la mobilità è cambiata:

  • Molte persone usano l’auto solo nel weekend;
  • Cresce la sensibilità ambientale e si cerca di limitare gli spostamenti inutili;
  • Chi vive in città spesso ha un’auto “ferma sotto casa” per sicurezza, non per necessità.

In questo contesto, il modello a chilometri percorsi (pay-per-use) è l’unico che rispetta davvero il principio “pago per quello che uso”. 

BeRebel è la risposta, non l’eccezione

Auto sportiva gialla percorre una strada urbana moderna, circondata da grattacieli in vetro e alberi ordinati lungo il viale.
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In un sistema in cui chi guida poco continua a pagare troppo e dove i premi salgono anche quando i sinistri scendono, serve un’alternativa concreta, trasparente e sostenibile. È qui che entra in gioco BeRebel.

BeRebel nasce proprio per cambiare le regole del gioco. Perché crediamo che l’assicurazione auto debba adattarsi a chi sei, non costringerti in una tariffa pensata per qualcun altro.

Con il nostro modello:

  • Paghi in base ai chilometri che percorri;
  • Scegli tu il pacchetto più adatto al tuo stile di vita;
  • Monitori tutto in modo semplice e digitale;
  • Non vieni penalizzato se usi poco l’auto o se sei un guidatore prudente.

In un mercato che continua a far pagare anche chi non fa danni, BeRebel premia chi guida poco e bene. Perché oggi più che mai, assicurarsi non deve essere un peso, ma una scelta intelligente. E se il settore RC Auto rallenta il cambiamento, siamo qui per accelerarlo.

BeRebel. L’assicurazione che va nella tua direzione. 

Fai un preventivo su BeRebel e scegli le garanzie più adatte a te!

 

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Domande frequenti (FAQs)

 

  • Perché i premi RC Auto sono aumentati nel 2024? I premi RC Auto sono aumentati nel 2024 principalmente a causa dell'inflazione, dell'aumento dei costi di riparazione e dei risarcimenti medi. Inoltre, il ritorno alla mobilità post-pandemica ha contribuito a questo incremento.
  • È normale che il premio aumenti anche se non ho fatto incidenti? Sì, purtroppo nel modello attuale, i premi possono aumentare anche per chi non ha causato sinistri. Questo succede perché le tariffe RC Auto sono ancora calcolate in modo standardizzato, tenendo conto di fattori generali di rischio e non del comportamento individuale.
  • Cosa significa "RC Auto aumento"? "RC Auto aumento" si riferisce all'incremento dei premi assicurativi per la responsabilità civile auto, nonostante una diminuzione della frequenza dei sinistri. Questo fenomeno è influenzato da vari fattori economici e di mercato.
  • Come posso ridurre il costo del mio premio RC Auto? Per ridurre il costo del premio RC Auto, considera modelli assicurativi alternativi come il pay-per-use di BeRebel, che ti permette di pagare in base ai chilometri percorsi. Inoltre, confronta le offerte di diverse compagnie assicurative per trovare la più conveniente.
  • Cosa sono le "Zone 30" e come influenzano i premi RC Auto? Le "Zone 30" sono aree urbane con limiti di velocità ridotti a 30 km/h per migliorare la sicurezza stradale. Queste zone possono ridurre la frequenza degli incidenti, potenzialmente abbassando i costi assicurativi nel lungo termine.
  • Le “Zone 30” sono davvero efficaci? Sì, le “Zone 30” (aree urbane con limite di 30 km/h) hanno dimostrato di ridurre la frequenza e la gravità degli incidenti. A Bologna, per esempio, si è registrato un calo dei sinistri del 5% e una riduzione delle vittime e dei feriti.
  • Perché ci sono così tanti veicoli non assicurati in Italia? Molti veicoli non sono assicurati a causa del costo percepito troppo alto, della poca chiarezza nelle condizioni contrattuali e dell'inefficacia dei controlli. 
  • Cosa si rischia a circolare senza assicurazione? Chi circola senza RC Auto rischia:
    • Multe fino a 3.464 euro;
    • Sequestro del veicolo;
    • Obbligo di risarcire di tasca propria in caso di incidente.
  • Cos’è un’assicurazione pay-per-use? Il modello pay-per-use prevede che tu paghi in base ai chilometri effettivamente percorsi. È un’alternativa all’RC Auto tradizionale, pensata per chi usa poco l’auto o guida in modo prudente. Con BeRebel, ad esempio, puoi scegliere pacchetti su misura per il tuo stile di vita.
  • Quali sono i vantaggi del modello pay-per-use di BeRebel? Il modello pay-per-use di BeRebel offre vantaggi come il pagamento basato sui chilometri effettivamente percorsi, la possibilità di scegliere pacchetti personalizzati e la trasparenza nei costi, senza penalizzazioni per chi guida poco.
  • Perché il modello RC Auto tradizionale è considerato superato? Il modello attuale non riflette le abitudini di mobilità moderne. Chi guida poco o non ha causato incidenti viene comunque penalizzato. I premi sono calcolati su basi statistiche generiche, non su dati reali d’uso.