Nel mondo delle assicurazioni auto, è fondamentale comprendere le diverse tipologie di copertura disponibili per proteggere al meglio il proprio veicolo. Tra queste, le polizze "a primo rischio assoluto" e "a valore intero" rappresentano due approcci distinti nella gestione dei sinistri e nella determinazione degli indennizzi.
Primo rischio assoluto o valore intero: differenze e scelta
Nel mondo delle assicurazioni auto, è fondamentale comprendere le diverse tipologie di copertura disponibili per proteggere al meglio il proprio veicolo.

Cosa sono le polizze a primo rischio assoluto

L'assicurazione a primo rischio assoluto prevede che la compagnia copra i danni fino a un importo massimo prestabilito, indipendentemente dal valore totale del veicolo assicurato.
Che cos'è il rischio assoluto?
In altre parole, l'indennizzo massimo corrisponde al valore assicurativo auto indicata in polizza, senza considerare il valore commerciale del veicolo al momento del sinistro. Un aspetto rilevante del primo rischio assoluto è l'assenza dell'applicazione della "regola proporzionale assicurazione". Ciò significa che, anche in caso di sottoassicurazione, l'indennizzo non verrà ridotto proporzionalmente. Questa caratteristica rende l'assicurazione a primo rischio assoluto particolarmente vantaggiosa per chi desidera una copertura fino a un certo importo, senza preoccuparsi di eventuali adeguamenti del valore assicurato nel tempo.
Assicurazione a Valore Intero

Diversamente, l'assicurazione a valore intero copre l'intero valore commerciale del veicolo al momento del sinistro. Questo implica che, in caso di danno o perdita totale, l'indennizzo sarà calcolato in base al valore reale del veicolo. Tuttavia, è cruciale assicurarsi che la somma assicurata corrisponda effettivamente al valore commerciale del veicolo.
Cosa si intende per assicurazione a valore intero?
Se il valore dichiarato in polizza è inferiore al valore reale (sottoassicurazione), si applicherà la "regola proporzionale". Secondo questa regola, l'indennizzo verrà ridotto in proporzione al rapporto tra la somma assicurata e il valore effettivo del veicolo. Ad esempio, se un veicolo vale 20.000 euro ma è assicurato per 15.000 euro, in caso di sinistro la compagnia risarcirà solo una percentuale del danno, calcolata in base al rapporto tra somma assicurata e valore reale.
Come si calcola il valore dell’intero: Regola Proporzionale Assicurazione
La "regola proporzionale", disciplinata dall'articolo 1907 del Codice Civile italiano, si applica quando, al momento del sinistro, il valore commerciale dell’auto risulta superiore alla somma assicurata indicata in polizza. In tali casi, l'indennizzo viene ridotto proporzionalmente, penalizzando l'assicurato che non ha aggiornato adeguatamente il valore assicurativo auto. È quindi essenziale valutare periodicamente il valore del proprio veicolo e adeguare di conseguenza la somma assicurata, per evitare l’applicazione della regola proporzionale e spiacevoli sorprese in caso di sinistro.
Differenza tra primo rischio assoluto e valore intero: Quale scegliere
La scelta tra un'assicurazione a primo rischio assoluto e un’assicurazione a valore intero dipende dalle esigenze personali e dal valore commerciale auto, oltre che dalla proposta assicurativa. Se si possiede un veicolo di elevato valore commerciale e si desidera una copertura completa, l'assicurazione a valore intero potrebbe essere la soluzione più appropriata. Al contrario, se si preferisce limitare la copertura a un importo specifico, magari per contenere i costi della polizza, il primo rischio assoluto può rappresentare una valida alternativa.
In conclusione, comprendere le differenze tra primo rischio assoluto e valore intero è fondamentale per effettuare una scelta consapevole e in linea con le proprie esigenze. Una valutazione attenta del valore del proprio veicolo e delle proprie necessità di copertura permetterà di selezionare la polizza più adatta, garantendo una protezione efficace e adeguata.
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