Torna agli articoli 5 novembre 2025
Gestione sinistri

Incidente stradale all’estero: cosa fare passo dopo passo

Hai avuto un incidente stradale all’estero e non sai cosa fare? Niente panico: scopri come gestire tutto in modo rapido e sicuro.

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Hai avuto un incidente stradale all’estero e non sai cosa fare? Niente panico: con i documenti giusti e qualche accorgimento puoi gestire tutto in modo rapido e sicuro.
In questa guida BeRebel ti spiega cosa fare subito dopo un sinistro in Europa o fuori UE, come compilare la constatazione amichevole internazionale, chi contattare per ottenere assistenza e risarcimento.

1. Metti in sicurezza la zona

 

Come in Italia, la prima regola è la sicurezza. Se l’incidente è lieve, sposta il veicolo in un punto sicuro, accendi le quattro frecce e indossa il giubbotto riflettente.
Posiziona il triangolo a distanza adeguata (almeno 50 metri in città, 100 metri nelle strade extra-urbane), e verifica che nessuno sia ferito. 
In caso di danni alle persone, chiama subito i soccorsi al numero unico 112, valido in tutta l’Unione Europea. Se ci sono feriti o se richiesto dalla polizia locale, non spostare i veicoli, lasciandoli nella posizione dell’impatto.

2. Raccogli tutte le informazioni utili

 

Un incidente stradale all’estero può coinvolgere conducenti di diverse nazionalità; quindi, è importante raccogliere con precisione ogni dato.
Annota o fotografa:

  • Targa, modello e marca dei veicoli coinvolti.
  • Nome, indirizzo e recapiti dei conducenti e dei proprietari (se diversi).
  • Numero di polizza e compagnia assicurativa di tutti i veicoli.
  • Paese di immatricolazione (serve per identificare l’assicuratore estero).
  • Eventuali testimoni con contatti.
  • Condizioni meteo, orario e luogo esatto dell’incidente (una foto al cartello stradale più vicino può bastare).

Le foto sono fondamentali: scatta immagini dei veicoli, dei danni, del punto d’impatto e della strada. Oggi basta lo smartphone per avere prove utili alla ricostruzione.

3. Compila il modulo di constatazione amichevole internazionale

Compila il modulo di constatazione amichevole internazionale.jpg
Compila il modulo di constatazione amichevole internazionale.jpg

Il modulo di constatazione amichevole di incidente, detto anche CAI internazionale, è valido in quasi tutti i Paesi europei e serve per descrivere l’accaduto e indicare chiaramente le responsabilità.
Mentre compili la constatazione amichevole internazionale, assicurati di:

  • compilare una sola copia firmata da entrambi i conducenti (una per ciascuno);
  • non firmare se non sei d’accordo con quanto riportato.

La parte più importante è la zona centrale con le crocette: indica le manovre di ciascun veicolo (ad esempio, “usciva da un parcheggio”, “non rispettava la precedenza”, ecc.). In fondo, nello spazio “Osservazioni”, puoi aggiungere dettagli utili o un piccolo disegno dello schema dell’incidente.
In mancanza del modulo cartaceo, puoi scrivere su un foglio gli stessi dati: nomi, targhe, numeri di polizza, descrizione della dinamica, firma di entrambi.

4. Chi contattare subito dopo un incidente all’estero 

Chi contattare subito dopo un incidente all’estero.jpg
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Dopo aver messo in sicurezza le persone coinvolte e raccolto le informazioni, il passo successivo è contattare immediatamente la tua compagnia assicurativa.
La segnalazione tempestiva è fondamentale: molte polizze prevedono tempi precisi per la denuncia di sinistro all’estero, spesso entro 3 o 5 giorni dall’accaduto.
BeRebel, mette a disposizione un servizio di assistenza sinistri all’estero attivo h24: tramite app o area clienti puoi inviare foto, documenti e aprire la pratica di risarcimento in pochi minuti, anche dall’estero.

5. Differenze tra Paesi UE e extra-UE: i documenti assicurativi necessari

 

Le regole sull’assicurazione auto valida all’estero cambiano a seconda del Paese: sapere in anticipo se serve la Carta Verde o una polizza di frontiera evita multe, ritardi e problemi con il risarcimento.

Incidenti in auto in Paesi UE, Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein

 

Nei Paesi dell’Unione Europea, Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein vale la Carta Verde (o certificato internazionale di assicurazione), che prova che la tua polizza RCA italiana è valida anche all’estero. Non serve alcuna estensione: basta esibirla in caso di controllo o incidente.
In pratica, se sei coinvolto in un sinistro, puoi compilare il modulo di constatazione amichevole europeo (CAI) con l’altro conducente - valido in tutte le lingue dell’Unione - e contattare la tua compagnia in Italia per aprire la pratica di risarcimento.

 

Incidenti in auto in Paesi extra-UE non convenzionati 

 

Se l’incidente avviene in un Paese non appartenente allo Spazio Economico Europeo e non incluso nella Carta Verde, la tua copertura RCA italiana potrebbe non essere valida: serve acquistare una polizza di frontiera, ossia un’assicurazione temporanea stipulata al confine o prima della partenza.
In mancanza di questo documento, potresti essere considerato privo di copertura assicurativa, con possibili sanzioni e obbligo di risarcire personalmente i danni.

 

Come sapere se serve la Carta Verde o la polizza di frontiera?

 

Prima di metterti in viaggio verso un Paese estero, verifica sempre:

  1. Se il Paese di destinazione è incluso nella lista dei Paesi coperti dalla Carta Verde (indicati sul certificato con sigla non barrata).
  2. Se non lo è, contatta la tua compagnia per sapere come ottenere una polizza di frontiera o un’estensione temporanea.

6. Denuncia il sinistro una volta tornato in Italia

 

È fondamentale inviare la denuncia ufficiale, allegando:

  1. il modulo di constatazione amichevole o la dichiarazione scritta;
  2. foto dell’incidente e dei danni;
  3. copia del verbale delle autorità (se presente);
  4. eventuali referti medici.

7. Quando si ha diritto al risarcimento danni per incidenti all’estero

 

Il risarcimento diretto non si applica in caso di incidente con un veicolo immatricolato all’estero. Questo significa che dovrai rivolgerti al mandatario della compagnia estera in Italia, oppure al Consap, che aiuta a identificare la compagnia estera responsabile o il suo rappresentante in Italia.
Il Consap, tramite il Fondo di garanzia per le vittime della strada, può intervenire anche quando il veicolo estero non è assicurato o non identificato.

8. Come funziona l’assistenza BeRebel all’estero

 

Con BeRebel, anche fuori dall’Italia puoi contare su un’assicurazione auto con un supporto rapido e un app che ti permette di:

  1. accedere a numeri diretti di assistenza e riferimenti per la denuncia sinistro;
  2. avere a disposizione tutti i documenti assicurativi (polizza, carta verde, attestato di rischio).

Un incidente stradale all’estero può sembrare un imprevisto complicato, ma con la giusta preparazione e un’assicurazione chiara e digitale come BeRebel, puoi affrontarlo con serenità.
Avere i documenti sempre disponibili nell’app e assistenza immediata significa viaggiare più leggeri, e più sicuri.
 

Fai un preventivo su BeRebel e scegli le garanzie più adatte a te (anche all'estero)!

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Domande frequenti su sinistri all'estero (FAQs)

 

  • Cosa devo fare subito dopo un incidente stradale all’estero? La prima cosa è garantire la sicurezza di tutti: sposta l’auto se possibile, indossa il giubbotto riflettente e posiziona il triangolo. Poi raccogli i dati di tutti i veicoli coinvolti (targa, assicurazione, contatti) e scatta foto. Se ci sono feriti, chiama il 112, numero unico di emergenza europeo.
  • Serve la constatazione amichevole anche all’estero? Sì. Il modulo di constatazione amichevole internazionale (CAI) è valido in quasi tutti i Paesi europei. 
  • La mia assicurazione italiana è valida fuori dall’Italia? Sì, nei Paesi dell’Unione Europea e in quelli che aderiscono al sistema della Carta Verde (come Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein).
  • Chi contatto dopo un incidente stradale in un altro Paese? Dopo aver raccolto i dati e compilato la constatazione, contatta subito la tua compagnia assicurativa.
  • Cosa succede se l’incidente avviene in un Paese extra-UE? Fuori dall’Unione Europea, la tua RCA potrebbe non essere valida. In questi casi dovrai stipulare una polizza temporanea locale alla frontiera.
    Verifica sempre prima di partire se il Paese che visiterai è incluso nella Carta Verde o se richiede una copertura aggiuntiva.
  • Quali documenti devo portare in viaggio in auto all’estero? Assicurati di avere sempre con te:
    • Carta d’identità o passaporto valido;
    • Patente di guida;
    • Carta Verde o certificato di assicurazione;
    • Modulo CAI internazionale;
    • Numero di polizza e contatti della tua assicurazione.
      Con BeRebel, puoi trovare tutto in formato digitale direttamente nell’app, anche offline.
  • Cosa succede se non denuncio il sinistro entro 3 giorni? In base al Codice delle Assicurazioni, la denuncia deve essere presentata entro 3 giorni dall’incidente. Se ritardi, la compagnia può ridurre o negare il risarcimento, soprattutto se il ritardo compromette la verifica dei fatti.
  • Come funziona il soccorso stradale all’estero? Puoi contattare il soccorso stradale internazionale tramite il numero di emergenza europeo 112 o il servizio fornito dalla tua assicurazione. Alcune polizze includono l’assistenza h24, il traino del veicolo e il rientro dei passeggeri in Italia.
  • La denuncia del sinistro fatta all’estero vale anche in Italia? Sì, la denuncia redatta dalle autorità estere è valida anche in Italia. Al rientro, consegna una copia alla tua compagnia assicurativa insieme al modulo CAI e alle foto del sinistro.
  • Cosa devo fare se l’altro veicolo è straniero e non vuole collaborare? In caso di mancata collaborazione, raccogli comunque tutti i dati (targa, modello, compagnia assicurativa) e chiama la polizia locale. Il loro verbale servirà come prova per la tua assicurazione italiana o per il mandatario della compagnia estera in Italia.
  • Quanto tempo ho per richiedere i danni dopo un incidente stradale all’estero? In generale, puoi richiedere il risarcimento entro due anni dall’incidente, ma il termine può variare in base al Paese. Per sicurezza, apri sempre la pratica appena rientri in Italia.