Dal 15 gennaio 2026 entra ufficialmente in vigore l’Arbitro Assicurativo, un nuovo organismo indipendente creato da IVASS pensato per risolvere in modo semplice, veloce e digitale le controversie tra clienti e compagnie di assicurazione.
Se ne parla tanto, e non a caso: è una delle novità più importanti degli ultimi anni nel settore assicurativo italiano.
In questo articolo scopriamo cos’è l’Arbitro Assicurativo, come funziona, quali sono i vantaggi per i consumatori e cosa cambia dal 2026 per compagnie e intermediari.
Il tutto con il tono diretto, chiaro e un po’ ribelle che ci contraddistingue.
Arbitro Assicurativo: come funziona dal 2026 la nuova tutela per i clienti
Dal 15 gennaio 2026 entra ufficialmente in vigore l’Arbitro Assicurativo, un nuovo organismo indipendente creato da IVASS.
Cos’è l’Arbitro Assicurativo
L’Arbitro Assicurativo è un organismo di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) istituito per aiutare gli assicurati a far valere i propri diritti quando una compagnia o un intermediario non gestisce correttamente un reclamo.
Si tratta di una procedura:
- online
- a basso costo
- rapida nei tempi
- indipendente
- accessibile a tutti gli assicurati
Rappresenta la principale innovazione nel mondo assicurativo degli ultimi anni, perché offre ai consumatori una via semplice per far valere i propri diritti senza dover avviare un procedimento legale o affrontare la complessità del classico arbitrato assicurativo.
Quando entrerà in vigore il nuovo Arbitro Assicurativo?
La data del 15 gennaio 2026 segna l’entrata in vigore ufficiale dell’Arbitro Assicurativo, da quel giorno, ogni assicurato potrà accedere alla nuova procedura digitale quando un reclamo non viene gestito correttamente.
Per arrivare alla piena operatività dell’Arbitro Assicurativo, il percorso normativo ha richiesto:
- l’adeguamento del Codice delle Assicurazioni Private;
- l’emanazione del decreto ministeriale n. 215/2024 che ne definisce le regole;
- la nomina del collegio dell’Arbitro da parte di IVASS;
- lo sviluppo della piattaforma digitale per la gestione dei ricorsi.
In sostanza, il settore assicurativo si è preparato per anni a questo momento. Ora si passa alla pratica.
Come funziona l’Arbitro Assicurativo: guida passo passo
La procedura dell’Arbitro Assicurativo è stata progettata per sostituire, nella maggior parte dei casi quotidiani, il più complesso arbitrato assicurativo.
Ecco come funziona realmente, senza tecnicismi inutili:
- Presenti un reclamo alla compagnia: è l’unico passaggio obbligatorio prima del ricorso all’Arbitro. La compagnia ha 45 giorni per rispondere.
- Se la compagnia non risponde entro 45 giorni o la risposta non è soddisfacente, puoi avviare il ricorso all’Arbitro Assicurativo direttamente online
- Accedi alla piattaforma digitale e invii il ricorso: carichi documenti, prove, comunicazioni, contratto e spieghi cosa è successo.
- Compagnia e cliente inviano memorie e repliche: tutto avviene in modalità digitale, con tempi certi e trasparenti.
- L’Arbitro decide entro 90 giorni (in casi complessi i tempi possono estendersi fino a 180 o 270 giorni).
Quanto costa: dettagli e rimborsi
Il costo del ricorso è di circa 20 euro: una cifra minima rispetto ai costi di un avvocato o di un vero e proprio arbitrato assicurativo tradizionale. E se il cliente ha ragione… la somma viene rimborsata.
Un costo minimo pensato per favorire l’accesso di tutti, senza barriere economiche.
Cosa può decidere l’Arbitro Assicurativo (e cosa no)
L’Arbitro può intervenire su un’ampia gamma di controversie, ma entro alcuni limiti.
Limiti di valore
- fino a 300.000 € per alcune polizze vita
- fino a 150.000 € per altre tipologie vita
- fino a 25.000 € per polizze danni
- fino a 2.500 € per alcuni casi RC Auto
Esclusioni principali
- controversie già in causa o in mediazione
- polizze “grandi rischi”
- alcuni accertamenti puramente tecnici
L’Arbitro non sostituisce il tribunale, ma interviene sulla maggior parte delle controversie che i clienti incontrano ogni giorno. È uno strumento molto utile anche nei casi di sinistro assicurativo contestato, quando il cliente ritiene che la gestione della pratica sia stata errata.
I vantaggi per i consumatori: perché l’Arbitro Assicurativo è davvero una rivoluzione
Con l'Arbitro Assicurativo, i clienti finalmente ottengono:
- Più tutele reali. Non si tratta più solo di “fare un reclamo” nella speranza che venga preso sul serio.
- Una procedura semplice e digitale. Niente complicazioni, PEC, moduli stampati o linguaggi giuridici.
- Tempi certi e inferiori a una causa. In 90 giorni si ottiene una decisione: una rarità nel panorama assicurativo.
- Costi bassissimi. 20 euro, rimborsabili. Praticamente nulla rispetto ai costi di un contenzioso legale.
- Maggiore equilibrio nei rapporti con le compagnie. L’Arbitro è un organismo indipendente, e questo aumenta la fiducia.
Cosa cambia per le compagnie assicurative
Anche per le assicurazioni ci sono cambiamenti significativi (e inevitabili):
- obbligo di gestire le procedure interne con maggiore trasparenza
- necessità di rispondere ai reclami entro 45 giorni
- rischio reputazionale in caso di mancato adeguamento alla decisione
- processi più rigorosi e documentati
- maggiore attenzione alla customer experience post-vendita
I limiti dell’Arbitro Assicurativo
Pur essendo un grande passo avanti, non è tutto perfetto:
- le decisioni non sono giuridicamente vincolanti
- i limiti di valore escludono alcuni casi complessi
- c’è un inevitabile periodo iniziale di assestamento
- la qualità del processo dipenderà molto da come clienti e compagnie lo useranno
Ma, rispetto alla situazione attuale, si tratta comunque di un enorme miglioramento.
Consigli pratici per usare al meglio l’Arbitro Assicurativo
Per aumentare le probabilità di ottenere una decisione favorevole in caso di ricorso all’Arbitro Assicurativo, è importante seguire alcune buone pratiche:
- Conserva ogni documento della tua polizza: contratto, condizioni, comunicazioni, e-mail, lettere, foto.
- Presenta sempre un reclamo formale: è l’unico modo per accedere all’Arbitro.
- Rispetta tempi e scadenze: non aspettare mesi, potresti perdere la possibilità di ricorrere.
- Sii preciso nella documentazione: più il tuo caso è chiaro, più l’Arbitro può decidere in tuo favore.
- Non temere la procedura digitale: è progettata per essere user-friendly.
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L’arrivo dell’Arbitro Assicurativo è perfettamente allineato alla visione di BeRebel: rendere le assicurazioni semplici, comprensibili e dalla parte delle persone.
Questo nuovo strumento aiuterà milioni di clienti a far valere i propri diritti senza timori e senza complicazioni inutili. E noi continueremo a fare la nostra parte: portare trasparenza, chiarezza e un pizzico di sana ribellione in un settore che per troppo tempo è rimasto ancorato al passato.
Perché il futuro delle assicurazioni non si costruisce con moduli difficili e procedure infinite, ma con soluzioni chiare, digitali e davvero utili.
E l’Arbitro Assicurativo va proprio in questa direzione: dare finalmente voce alle persone.
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Domande frequenti sull'Arbitro Assicurativo (FAQs)
Che cos’è l’Arbitro Assicurativo e a cosa serve?
L’Arbitro Assicurativo è un organismo indipendente di IVASS che, dal 2026, aiuta i clienti a risolvere in modo rapido, digitale e a basso costo le controversie con le compagnie assicurative. Serve a ottenere una decisione imparziale quando un reclamo non viene gestito correttamente.
Quando entra in vigore l’Arbitro Assicurativo?
L’Arbitro Assicurativo entrerà in vigore il 15 gennaio 2026, data in cui sarà attiva la piattaforma ufficiale per inviare i ricorsi online.
Come funziona il ricorso all’Arbitro Assicurativo?
Per fare ricorso devi prima presentare un reclamo alla compagnia. Se non risponde entro 45 giorni o la risposta non ti soddisfa, puoi inviare il tuo ricorso all’Arbitro tramite piattaforma digitale, allegando documenti e spiegazione del caso. L’Arbitro decide entro 90 giorni.
Quanto costa fare un ricorso all’Arbitro Assicurativo?
Il costo è di circa 20 euro. Se il cliente ha ragione, la somma viene rimborsata, rendendo la procedura accessibile a tutti.
Quali controversie può valutare l’Arbitro Assicurativo?
L’Arbitro può decidere controversie su polizze vita e danni entro specifici limiti di valore (fino a 300.000 € per alcune polizze vita e fino a 25.000 € per polizze danni). Restano escluse le cause già in tribunale, le polizze “grandi rischi” e alcuni accertamenti tecnici complessi.
La decisione dell’Arbitro Assicurativo è vincolante?
No, la decisione non è giuridicamente vincolante come una sentenza. Tuttavia, ha un forte peso reputazionale e le compagnie sono incentivate a rispettarla per evitare sanzioni e segnalazioni.
Chi può presentare ricorso all’Arbitro Assicurativo?
Tutti gli assicurati, compresi beneficiari e soggetti danneggiati nei casi previsti dalla legge. L’accesso è pensato per essere semplice e digitale, senza bisogno di un avvocato.
Serve un avvocato per ricorrere all’Arbitro Assicurativo?
No, il ricorso è pensato per essere gestito in autonomia. Puoi comunque farti assistere, ma non è obbligatorio.
Quali documenti servono per presentare ricorso?
È consigliato allegare: contratto di polizza, condizioni, comunicazioni con la compagnia, prove (email, foto, ricevute), reclamo e risposta ricevuta (se presente). Più la documentazione è chiara, più il ricorso è efficace.
Quanto tempo ci vuole per una decisione dell’Arbitro Assicurativo?
La decisione arriva di norma entro 90 giorni dalla fine della fase documentale, con possibilità di estensione nei casi più complessi fino a 180 o 270 giorni.
L’Arbitro Assicurativo riguarda anche l’RC Auto?
Sì, ma solo entro specifici limiti economici (fino a 2.500 €). Per controversie più complesse dell’RC Auto restano attivi gli strumenti tradizionali.
Posso presentare ricorso all’Arbitro Assicurativo anche se ho già avviato una causa?
No, l’Arbitro non può intervenire su controversie già portate in tribunale o in mediazione.